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Cos’è il turchese?

Cos’è il turchese?

 

Il turchese è un minerale opaco, di colore estremamente variabile, e, come molti sapranno, ben noto alle culture antiche che lo utilizzavano ampiamente.
Ma perché il turchese è così amato da popoli tanto diversi e lontani? E perché questa pietra è così apprezzata tanto da dare il suo nome ad un colore?

Se sei curioso di conoscere la risposta, puoi trovarla nel nostro articolo!

 

Formazione e struttura del turchese
Pietre di turchese

Alcune pietre di turchese che mostrano le loro variazioni per forma e colore

Il turchese (detta anche turchinia o callaite) è un minerale, più precisamente un fosfato basico e idrato di alluminio e rame, che donano alla pietra rispettivamente le sue sfumature di colore verde (alluminio o ferro) e blu (rame). Il turchese è però una pietra particolare per una serie di caratteristiche che ne determinato l’unicità.

La diversa proporzione di elementi quali rame, alluminio, ferro e ossidi presenti nella composizione chimica del turchese ne determinano una notevole varietà, che rende difficile categorizzare e “cristallizzare” questa pietra in un’unica formula. Questo fa sì che il colore del turchese sia piuttosto variabile: alcune pietre hanno un colore che tende più al verde, altre ancora sono di colore verde-azzurro, per arrivare ad altre che sono invece di un azzurro intenso (le più pregiate).

Recentemente è stato inoltre scoperto che il turchese non è un solido amorfo (ovvero un agglomerato disordinato di atomi), bensì è un cristallino appartenente al sistema triclino. Il turchese, infatti, non si spezza ma si frattura, mostrando una lucentezza cerosa e vitrea propria dei minerali cristallini.
A seconda della porosità che varia da pietra a pietra la durezza del turchese misura tra 5 e 6 sulla scala di Mohs. Questa porosità la rende in qualche modo simile alle pietre ricavate dal corallo, che sono però più delicate e si graffiano con maggiore facilità.

 

 

Il valore spirituale del turchese

Maschera azteca in legno e turchese; British Museum, Londra

Le caratteristiche uniche del turchese hanno reso questa pietra una delle più utilizzate in molteplici e distanti culture. Se ne può ritrovare traccia già nelle più antiche civiltà, quali quella egizia, azteca, persiana e persino durante il periodo della dinastia cinese Shang.

A rendere il turchese oggetto dell’attenzione di innumerevoli popoli ha sicuramente contribuito il suo colore, le cui sfumature che variano dal verde all’azzurro racchiuderebbero sia il colore del mare che quello del cielo.
Nelle culture sia del Nord che del Sud America, e in particolare in quella apache, il turchese viene utilizzata per la realizzazione di oggetti rituali che darebbero il potere di comunicare e comprendere le forze celesti. Analogamente, in molti testi tibetani il colore turchese viene utilizzato per descrivere l’ ”azzurro divino”: non a caso, i capelli e le sopracciglia di alcune divinità del pantheon tibetano sono blu-azzurri.

Se da un lato il colore del turchese ha dato a questa pietra un notevole valore spirituale, d’altra parte anche alla sua tendenza a cambiare colore (spesso considerata un suo “difetto”) sono stati attribuiti significati particolari.

Molti hanno riconosciuto al turchese la capacità di prevenire le malattie e tracciare la salute del suo possessore attraverso il cambiamento di colore: prendersi cura del turchese significava prendersi cura del proprio corpo.

Ma il cambiamento di colore del turchese ha anche un significato ulteriore che fa di questa pietra la pietra dell’amore. Per rarità e bellezza, gli antichi popoli tibetani erano soliti donarla al promesso sposo come amuleto e segno del proprio amore. Ma, attenzione: il turchese si rivela essere un importante alleato, poiché al suo cambiamento di colore corrisponde l’intensità dell’affetto del proprio amato, segnalando talvolta un potenziale adulterio!

 

 

Bibliografia:

Autori vari, Turchese in “Come collezionare i minerali dalla A alla Z”, vol. III, pg. 600-604, Peruzzo (1988), Milano

Walker-Watson, Martin N. “Turquoise: The Gemstone of Tibet”. Tibetan review 18, no. 6-7 (1983)

Khazeni, Arash “Sky Blue Stone: The Turquoise Trade in World History”, pg. 17-26, University of California Press (2014)

Cavenago-Bignami Moneta, Speranza, “Gemmologia. Pietre preziose ed ornamenti naturali, trasparenti, semitrasparenti ed opache, perle, cammei di conchiglia, opercula, ammoniti e conchiglie varie…”, vol. I, pg. 1141-1148, Hoepli (1980), Milano

 

Sitografia:

https://www.mindat.org/min-4060.html

https://www.crystalvaults.com/crystal-encyclopedia/turquoise#:~:text=Turquoise%20is%20perhaps%20the%20oldest,heaven%20and%20slipped%20to%20earth.

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