Le proteine del corallo contro l’HIV

A seguito di uno studio condotto dal ricercatore senior Barry O’Keefe, del Molecular Targets Laboratory al National Cancer Institute’s Center for Cancer Research, si è scoperto che una nuova proteina presente nel corallo sarebbe in grado di bloccare l’infezione da HIV.

Le proteine dei coralli australiani: barriere anti-Hiv

Le proteine provengono dai coralli piumati che si trovano nella costa settentrionale dell’Australia e si chiamano cnidarins. Dopo la purificazione, tali proteine sono state testate su dei campioni di laboratorio di HIV e sono risultate potenti contro il virus, il quale sembrerebbe non riuscire a penetrare nelle cellule T del sistema immunitario. Inoltre, le proteine sembrano fungere da barriere contro l’infezione, se usate nei lubrificanti e gel sessuali.

“Abbiamo scoperto che le proteine si legano al virus e impediscono la sua fusione con la membrana delle cellule T “, afferma Ramessar, ricercatore presso il National Cancer Institute e membro del team di ricerca. “Questo è completamente diverso da quello che abbiamo visto con altre proteine e dimostra che il loro è un meccanismo d’azione unico.”

I ricercatori hanno scoperto le nuove proteine nel grande archivio NCI di estratti di prodotti naturali, nel quale sono raccolti esemplari naturali di tutto il mondo.

La lotta contro l’Aids è ormai una questione globale e urge il bisogno di microbicidi anti-HIV che siano in grado di bloccare l’infezione e prevenire la trasmissione del virus. La sua trasmissione è possibile in qualsiasi stadio della malattia tramite rapporti sessuali non protetti, contatto con sangue, trasmissione verticale tra madre e bambino durante la gravidanza, il parto e l’allattamento al seno.

Attualmente non esistono cure contro l’infezione da HIV e il suo trattamento consiste in una combinazione di farmaci che riduce la sua carica virale, indebolendo conseguentemente il sistema immunitario. A fronte di ricerche e test, le proteine presenti nel corallo potrebbero essere ideali per combattere il virus e prevenire dunque l’Aids.

O’ Keefe dichiara: “La nostra attenzione è ora focalizzata sulla ricerca di modi per produrre le proteine in modo da poter procedere con la sperimentazione preclinica. Ci auguriamo che scoperte come questa incoraggino altri ricercatori a identificare nuovi estratti contro le malattie infettive […] Non possiamo privare la Terra di questo corallo cercando di raccogliere questa proteina, quindi la nostra attenzione ora è rivolta a trovare il modo di produrne di più per poter procedere con i test preclinici”

La prossima mossa sarà, dunque, trovare il modo per generare le proteine in grande quantità, affinché si possano effettuare ulteriori test per identificare eventuali effetti collaterali.

Fonte: https://www.sciencedaily.com/releases/2014/04/140429092649.htm